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INVESTIMENTI IN PUBBLICITÀ CON AGEVOLAZIONE FINO AL 100%, MA IN ATTESA DI CHIARIMENTI



La manovra correttiva 2017 con le successive modifiche e integrazioni (alcune ancora in corso di approvazione) ha introdotto un’importante agevolazione sulle spese di pubblicità, con un beneficio che può arrivare al 100% del costo sostenuto.



1. Beneficiari


Le imprese di qualunque natura giuridica e i professionisti



2. Costi agevolabili


Pubblicità su:

  • stampa quotidiana e periodica

  • emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche e digitali

  • stampa quotidiana e periodica, anche on-line


3. Misura dell’agevolazione

L’agevolazione è erogata sotto forma di credito d’imposta, utilizzabile a partire dall'anno successivo a quello in cui le spese sono state sostenute.

Il credito d'imposta è utilizzabile solo in compensazione mediante il modello F24.


L’agevolazione è riconosciuta solo sui costi spese che superano quelli sostenuti nel periodo precedente per i medesimi mezzi di informazione (costi incrementali). L’incremento deve essere almeno pari all' 1%.


Il credito d'imposta riconosciuto è pari al:

  • 90% per le PMI* e start up innovative

  • 75% per i professionisti e le altre imprese


Se si considera che il costo viene anche dedotto dalla base imponibile del reddito per la tassazione IRPEF o IRES, in alcuni casi si può avere un beneficio superiore al 100% del costo della pubblicità!



4. Periodo interessato


Per investimenti effettuati dal 24.06.2017 al 31.12.2017 calcolando l’incremento rispetto al periodo dal 24.06.2016 al 31.12.2016, il credito d’imposta verrà riconosciuto nel 2018.


Se non ci saranno modifiche nella norma definitiva, per il 2018 si dovrebbe considerare l'incremento sulle spese del 2017 e il credito sarà riconosciuto nel 2019 e così via per gli anni a seguire.


Esempio: se nel periodo X sono state sostenute spese pubblicitarie per 10.000 euro, nel periodo X+1 se ne devono sostenere almeno € 10.100 (incremento 1%) per avere il credito d’imposta sulla spesa che supera i 10.000 euro. Quindi, nel caso del 90% per le PMI, se si spende nel periodo X+1 € 20.000 in pubblicità si avrà, nel periodo X+2, un credito d’imposta pari a € 9.000.


Il credito d’imposta sarà fruibile a partire dal 2018 (spese 2017), previa presentazione di un’apposita istanza diretta al Dipartimento per l’Informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri.


Tuttavia le modalità tecniche, operative, i casi di esclusione, gli investimenti interessati, le procedure di concessione e utilizzo, nonché la documentazione, dovranno essere stabiliti da un apposito decreto attuativo in corso di approvazione. Inoltre è necessaria la conversione del D.L. 148/2017, che potrebbe introdurre ulteriori modifiche all'agevolazione.

*

CHIARIMENTI BONUS PUBBLICITA’

1) il requisito incrementale, seppur non esplicitamente chiarito, dovrebbe essere suddiviso tra le 2 tipologie di spesa;


2) per il 2017 il bonus vale solo sui quotidiani cartacei e on line (non per radio e tv locali);


3) gli investimenti pubblicitari devono essere effettuati su giornali ed emittenti editi da imprese titolari di testata giornalistica iscritta presso il competente Tribunale, ovvero presso il ROC e dotate della figura del direttore responsabile;


4) il credito d'imposta sarà utilizzabile esclusivamente in compensazione tramite il modello F24. Non si conoscono ancora i tempi ma si prevede che la domanda potrà essere inoltrata nel mese di marzo 2018, pertanto si presume che sia fruibile solo dopo a tale data;


5) la domanda dovrà essere presentata secondo una procedura telematica non ancora definita dal Ministero;


6) Si ritiene che il credito d'imposta sarà imponibile ai fini dei redditi e irap;


7) Bisogna tener presente che: l’art. 4 del medesimo D.L. 148/2017 ha definito lo stanziamento delle risorse destinate a questa misura che per il 2018 ammontano a € 62,5 milioni, di cui:


- € 50 milioni per gli investimenti sulla stampa (di cui 20 per gli investimenti effettuati nel secondo semestre del 2017 e 30 per quelli da effettuare nel 2018);


- € 12,5 milioni per gli investimenti da effettuare nel 2018 sulle emittenti radio-televisive locali,


fatti salvi eventuali rifinanziamenti.

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